La nostra visita all’Azienda Agricola La Maravègia (Sant’Erasmo – Venezia)

Qualche tempo fa ci siamo imbattuti in un video che raccontava la storia di tre realtà operanti nella nostra laguna: una di queste era l’Azienda Agricola La Maravègia, nata pochi anni fa a Sant’Erasmo, uno dei luoghi più suggestivi – e incontaminati – della laguna veneta. Spinti dalla voglia di conoscere meglio chi ha fatto nascere, e sta facendo crescere, questa società agricola – siamo affamati esploratori, lo sapete – abbiamo preso contatti con i ragazzi che gestiscono questa “start up” e, successivamente, siamo arrivati a Sant’Erasmo.

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Ad accoglierci i due soci dell’azienda: Samuele, un tipo sorridente a bordo della sua ape car, ex lavoratore nel campo dell’edilizia e Davide, che è passato dallo studio di Beni Culturali al mondo dell’agricoltura. Entrambi trentenni (il gruppo che ha iniziato l’avventura era composto da quattro elementi, ora i soci sono due, Samuele e Davide appunto), i due hanno cominciato questa avventura pochi anni fa, quando hanno conosciuto un agricoltore dell’isola che ha deciso di affittargli una parte dei suoi terreni.

Da lì, la voglia di rendere realtà il sogno di una vita diversa, e la difficoltà iniziale dovuta anche al fatto che molti lembi di terra erano incolti da più di 15 anni.

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Non tutto ciò che è giovane deve per forza essere bello, o innovativo. Noi ci siamo trovati ad ascoltare, però, il racconto di due giovani che ne avevano di cose da spiegare (e una gran voglia di farlo). Due giovani che hanno ammesso candidamente di essere arrivati a Sant’Erasmo senza sapere da dove cominciare, e studiando dai libri – Samuele ci ha confessato che i libri dopo un po’, però, li ha chiusi, perché la realtà era in certi casi troppo diversa da quello che leggeva, e la dissonanza gli creava solo confusione: “tante piante nei nostri campi avevano foglie di colori completamente diversi da quelli che ci indicavano i libri, perché ogni terreno ha le sue particolarità, e la natura è fatta di diversità”  – ma soprattutto chiedendo consigli ai coltivatori dell’isola, hanno dato vita a un’azienda che produce e che permette a loro di vivere del loro sogno.

Ci è piaciuto tutto: dalle galline “sovversive” –  i ragazzi con immenso orgoglio le chiamano così, perché ogni uovo ha forma e colore diverso dal precedente – alle caprette che razzolano felici, dal risotto ai carciofi che hanno cucinato per noi, alle chiacchiere che abbiamo fatto dopo pranzo, davanti alla moka del caffè; dalla particolare qualità di carciofo che coltivano – “la rosa di Maggio” – al fatto che abbiamo avuto a che fare con dei ragazzi che, le mani, se le sporcano veramente.

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Per il reportage fotografico che abbiamo realizzato, visitate la nostra pagina Facebook, cliccando qui.

Se volete saperne di più su La Maravègia, cliccate qui.

E questo è, invece, il video di cui parlavamo all’inizio del post.