In un momento di pausa tra una preparazione e l’altra abbiamo chiacchierato con il nostro Chef Matteo Gobbo, che ci ha stupiti parlando con forza e passione di spiritualità in cucina. Ne è venuto fuori un ritratto così nitido di colui che pensa, elabora e crea i piatti che trovate sulle tavole del Don Claudio, che abbiamo deciso di rendervi partecipi di ciò che ci ha raccontato.
Ecco il suo pensiero:
“Il mio percorso personale di vita mi ha portato sempre più a credere nel concetto di spiritualità in cucina. L’etica che sottende al mio modo di lavorare e l’etica con cui mi approccio alle persone che mi circondano, è la stessa che applico negli acquisti delle materie prime che stanno alla base dei miei piatti. Ho imparato a guardare dentro alla materia, fino al punto più profondo, dove sta il suo fascino e la sua bellezza. Ma soprattutto ho voluto capire quale trasformazione subisca la materia in uno dei miei processi di trasformazione degli alimenti: uno chef che conoscevo ha paragonato il suo lavoro a quello dell’alchimista, ed io mi ritrovo molto in questa visione. Nella cucina, come nella vita, ci sono delle energie sottili, che permeano l’aria sotto forma di particelle. Ed è grazie a queste particelle che dirigiamo alla materia e alle persone che ci stanno attorno i nostri pensieri prima, e le nostre parole e azioni poi. Sto parlando di una spiritualità slegata dalle religioni. Per questo è fondamentale creare un ambiente positivo – una sfida enorme in un ambiente lavorativo stressante come può essere quello la ristorazione – che renda possibile la crescita personale attraverso anche la formazione di una squadra che lavori sulla stessa sintonia per raggiungere degli obiettivi.”
Chef Matteo Gobbo
