Il magazzino delle scope
Passeggiando a Jesolo Lido sulla via Bafile, tra Piazza Aurora e Piazza Marina,tra i tanti locali più meno belli ce ne uno che attrae lo sguardo e la curiosità di chi passeggia. Sbirciando attraverso le vetrate si nota al suo interno un arredamento insolito,molto colorato e naif.
Entrandovi si percepisce che la bellezza del posto va oltre l’aspetto singolare degli arredamenti e delle decorazioni fantasiose, estrose e colorate , uniche nel loro genere per forma e materiale.
Come spesso accade l’arte è il modo più bello per esprimere varie emozioni ed idee,difatti parlando con i proprietari si scopre che le decorazioni sono portatrici di concetti che non si limitano all’estetica, ma vertono verso valori più alti: come la valorizzazione del territorio, la collaborazione con altri enti, promozione di giovani artisti e non in ultimo un occhio alla salvaguardia del pianeta facendo scelte ecocompatibili.
Per tali motivi il locale è stato chiamato : “Il magazzino delle scope” il nome invita a tirar fuori quello che è stato messo da parte a recuperare un valore, uno spazio, un idea e riproporla in modo ecologico e creativo.
Il ristorante nasce quando Amos il proprietario e la sua famiglia di artisti che già gestiva un locale Don Claudio, decidono di recuperare lo spazio attiguo ad esso da qui nasce questo locale dall’arredo particolare: il pavimento con le tavole imbiancate, i tavoli in legno che lasciati al loro colore naturale ci fanno vedere come si può essere belli, fini ed eleganti con semplicità (N.d.R il legno proveniente da foreste certificate), boccacci di vetro avvolti in tessuti colorato che fungono da portatovaglioli e porta posate, il soffitto rivestito e realizzato con fogli di giornale, le sedie colorate dalle varie forme, rami secchi foderati con stoffe variopinte ci trasmettono oltre ad una grande gioia di vivere anche la volontà di ricercare la bellezza e la vita in ogni cosa .
La bellezza però non riguarda solo l’arredo, ma anche le scelte ecosostenibili, nel 2009 il ristorante ha ottenuto un premio da Legambiente per le sue politiche ecocompatibili che spaziano dal comprare un prodotto a Km 0 al pulire tutto il locale con il vapore evitando così di causare danni all’ambiente.
Le belle iniziative non si limitano a questo, come ci ricorda Amos: “non si tratta solo di avere un certificato, il nostro è uno stile di vita che comporta il fare scelte a 360°”.
La cucina è il fulcro intorno al quale ruotano tutti gli altri elementi , ed al pari delle decorazioni (realizzate dalla moglie di Amos) è arte anch’essa, molto creativa, estrosa e da gustare. L’arte qui non si limita a vederla decorare le pareti, ma la ritroviamo anche nel nostro piatto; realizzare un piatto è una creazione artistica , al pari di quadro dietro c’è una progettazione, dove si mescolano vari elementi e necessita di uno studio e conoscenza dei sapori che si devono saper abbinare insieme. La scelta di prediligere i prodotti a Km 0 fa si che le pietanze abbiano prezzi molto contenuti.
L’impegno in campo eco/artistico non si limita a questo, ma grazie a MO.MO.
(Movimento Modernista) Design ci si sgancia dalla gastronomia e si presentano prodotti artistici in vendita nel locale.
La valorizzazione non è limitata agli oggetti ed ai piatti, ma viene anche valorizzato e far si che si riscopra qualcosa di molto prezioso:la persona ed il suo valore. Per questo esiste anche la Mo.Mo school che propone corsi di cucina vegetariana, vegana, giapponese, ecc. E’ bello far sapere che chi presenta un corso usufruisce della struttura gratuitamente, in quanto secondo la politica del locale il sapere e trasmettere qualcosa è un arricchimento per tutti.
La valorizzazione delle persone avviene anche con l’esposizione delle opere di artisti nel locale attiguo “Don Claudio”, anche qui gli artisti espongono gratuitamente i loro valori per un mese.
Il tutto messo insieme è un esplosione di colore e gioia di vivere, nel locale c’è un’atmosfera serena e positiva , l’ordinata e colorata confusione degli elementi ci trasmette felicità, le decorazioni realizzate con oggetti destinati alla spazzatura ci comunicano la bellezza come qualcosa di vivo ed insito dentro la materia; il tutto si abbina perfettamente alle estrose e saporite pietanze ed alla politica dell’intero locale che è una cosa viva.
Lara Nirta