Stefano Momentè è giornalista, scrittore ed esperto di alimentazione vegetariana e vegana.
Nel 2001 ha fondato Vegan Italia. Ha lanciato e promuove il circuito Ristoranti Verdi ed è membro della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Veganitalia Cooking School è la sua scuola di cucina itinerante per la diffusione della cultura vegan e crudista.

 

Vogliamo capire da dove è partito il tuo percorso, qual’e stata la scintilla che ha fatto scaturire questa filosofia di vita, e come hai mosso i tuoi primi passi, visto che tu lo hai fatto in “anni non sospetti”

 

A causa di un malessere interiore che avevo da un po’ di tempo e non riuscivo a spiegarmi. E ad un’illuminazione. Era il febbraio 1985. Rientrando a casa un giorno mi sono reso conto, guardandoli entrambi, che la mia amata cagnolina era esattamente uguale al coniglio spellato sul tavolo della cucina. Che senza peli e pelle sarebbero stati davvero identici. Così siamo tutti nell’essenza. Non ci sono categorie. L’etica è stata perciò la molla che mi ha obbligato a decidere e mi ha convinto sempre più, nel tempo, di aver fatto la scelta giusta.

 

Per il comune onnivoro il vegetarianesimo viene visto come privazione, o come nella maggior parte delle diete prende una connotazione di sacrificio, oppure etichettata come un’alimentazione legata a problemi di salute. Tu invece ribadisci anche nel tuo ultimo libro “non ammalarti mai più” (ed. età dell’acquario) che la giusta e corretta alimentazione seguita da pratiche salutariste e igieniste sono il segreto dell’elisir di lunga vita, trovando nel rispetto per il nostro corpo, il rispetto per quello che ci circonda,  cercando quell’equilibrio psico-fisico che è felicità.

 

Il discorso dev’essere affrontato in due fasi. La prima è relativa alla presunta privazione.

È vero esattamente il contrario. Il mondo vegetale è ricchissimo e vario. Mentre è normalmente più monotona un’alimentazione carnea.

Poi la questione igienica (intesa come Igiene Naturale, Igienismo).

Se mettiamo del carburante sbagliato nel motore della nostra auto, cosa succede? Ad esempio gasolio al posto della benzina o viceversa. Si ingrippa, come minimo. Lo stesso accade con il nostro motore. Noi siamo una macchina perfetta. E, al contrario di quanto normalmente si crede, l’uomo non è un onnivoro, né, tantomeno, un carnivoro, ma un frugivoro. Si dovrebbe, cioè, nutrire principalmente di frutta e semi.

Ma per adattamento ambientale, per sopravvivenza, e poi per cultura ha iniziato a mangiare altro.

L’uomo nasce come frugivoro e per lungo tempo si alimenta allo stesso modo delle scimmie antropoidi, nostre parenti prossime. È solo nel corso dell’ultima glaciazione che, a causa dell’ambiente diventato inospitale, si trasforma e, pur essendo sprovvisto di qualsiasi arma naturale atta alla caccia, inizia a mangiare anche la carne, nutrendosi dei resti lasciati dagli animali predatori.

Ma gli alimenti di origine animale non sono il nostro carburante e un po’ alla volta sporcano il nostro motore, limitando sempre più le meravigliose potenzialità di autodifesa di cui è dotato.

È lì che nasce la malattia.

 

Sappiamo che sei anche un’artista, organizzatore del festival di arte moderna “locus animae” di Jesolo, inoltre promuovi altri eventi riguardanti lo sviluppo e la divulgazione dell’arte. Che cos’è per te l’arte e che cosa la lega al cibo?

 

Anche il cibo è arte. Per me entrambe sono momenti di meditazione, di raccoglimento. Fare arte e preparare una ricetta con amore richiedono una concentrazione e un isolamento dall’esterno che ne fanno momenti sublimi.

 

Come vedi il rapporto tra uomo e cibo? o più in generale tra cibo e società, quali sono secondo la tua opinione,  i comportamenti errati, e cosa prevedi per il futuro dell’alimentazione umana?

 

Nonostante la crescita in negativo di Paesi come l’India o la Cina sono ottimista. Non può esistere futuro per il nostro pianeta se non torniamo ciò che eravamo. Se non ricominciamo a nutrirci direttamente dei frutti della terra. Gli allevamenti sono insostenibili dal punto di vista ecologico, la carne è insostenibile sotto tutti i punti di vista. L’aumento esponenziale di tutte le malattie strettamente connesse ai fattori alimentari dovrebbe far riflettere e non farci preoccupare solo quando è troppo tardi. Dando la colpa al caso o al destino.

 

Vorrei che ci lasciassi con una citazione, un piccolo seme che possa sedimentare nella nostra coscienza in attesa di essere annaffiato.

 

Chi salva una vita salva il mondo intero. (Talmud)

 

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